venerdì 18 dicembre 2009

La sovrintendente Caterina Ruggeri



MARZO 1995
Caterina, promossa sovrintendente, aiuta l'ispettore Santinelli nelle indagini su traffici internazionali di cani. Riesce a scoprire una grossa partita di droga in transito per il porto di Ancona e destinata in Germania, infilata nel sottocute di un centinaio di cani per mezzo di un sofisticato intervento chirurgico. Si guadagnerà il plauso del questore, la promozione a Ispettore capo e il futuro incarico di responsabile del costituendo distaccamento cinofili.
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Il camion, motrice e rimorchio, proveniva dalla Turchia ed aveva come destinazione finale Hannover: dai documenti di trasporto risultava che avrebbe dovuto trasportare solo cavalli destinati alla macellazione. Cercando di farmi capire in lingua inglese dall'autista greco, riuscii a carpirgli l'informazione che trasportava anche qualche cane in mezzo ai cavalli: mi mostrò alcuni certificati sanitari attestanti la vaccinazione antirabbica e altre vaccinazioni, ma scritti in greco mi dicevano veramente poco. L'autista asseriva che c'erano una quarantina di cani a bordo, mentre nel fax che ci era arrivato in centrale gli animalisti ce ne segnalavano almeno un centinaio. Volevo far sbarcare il camion per controllarlo accuratamente e con calma, ma il Capitano della nave si continuava ad opporre: avevo bisogno di un'escamotage. Presi il cellulare e, anche se a quei tempi le tariffe di telefonia mobile fossero ancora molto salate, chiamai Stefano, che mi diede una bella dritta: "Se gli animali sono in viaggio da più di 24 ore, per il loro benessere e per le vigenti leggi internazionali, devono essere abbeverati, alimentati e fatti riposare: quindi imponiti sul capitano e fai sbarcare il TIR. Vedrai che il tipo non potrà rifiutarsi, pena la perdita del suo bel posto di lavoro!" Il capitano minacciò che avrebbe protestato ufficialmente ma alla fine fece sbarcare il camion: al suo interno c'erano pochi cavalli e tantissimi cani. Chiamai immediatamente l'ispettore Santinelli e il magistrato di turno, perché avevo intenzione di porre sotto sequestro l'intero carico di animali: superando la riluttanza del collega e del magistrato, che erano veramente inquieti, in quanto si sarebbe dovuto trovare un posto per sistemare in maniera adeguata tutti questi animali, ottenni ciò che volevo. Quando potei finalmente controllare questi cani, 102 all'appello finale, quello che più colpiva è che erano tutti cani di media taglia, tutti meticci e presentavano delle groppe dalla muscolatura piuttosto prominente: "Perché no? - pensai tra me e me - hanno trovato un modo per contrabbandare qualcosa infilandola chirurgicamente nel sottocute di questi poveri animali! Ma come faccio a spiegarlo ai miei superiori?". Con l'aiuto preziosissimo del cugino Veterinario, feci sistemare i cavalli in una stalla di un suo amico e i cani in un bellissimo canile moderno e appena finito di costruire, che lui seguiva dal punto di vista sanitario. Il canile era dotato di un'attrezzatissima infermeria, dove Stefano eseguiva degli interventi di pronto soccorso su cani feriti; c'era in dotazione anche un'ecografo, più che altro per diagnosticare le gravidanze sulle cagne ospitate. Se volevamo scoprire qualcosa, bisognava farlo in fretta, perché già si stavano muovendo avvocati di fama internazionale per ottenere il dissequestro degli animali, e ciò faceva aumentare ancor di più i miei sospetti sul fatto che c'era sotto qualcosa di veramente interessante; inoltre anche il collega Carli stava facendo fuoco e fiamme perché avevamo invaso il terreno di sua competenza e il tipo vantava conoscenze importanti nelle alte sfere, addirittura al Ministero degli Interni. "Proviamo a fare qualche ecografia alle groppe di questi cani." mi disse Stefano, mentre carezzava la testa di una di quelle simpatiche bestiole. Non appena tosò il pelo del primo cane, si accorse che l'animale presentava una cicatrice perfettamente lineare su ognuno dei due lati a fianco della colonna vertebrale lombare: "Sono cicatrici perfette, non sembrano tagli chirurgici perché non ci sono i segni trasversali dei punti di sutura; ma se uno sa fare bene il mestiere, facendo una particolare sutura sottocutanea, si ottengono delle cicatrici estetiche tipo queste. Io stesso non saprei fare di meglio." Poi mise la sonda dell'ecografo sulla parte:"C'è una densità veramente anomala del tessuto sottocutaneo: direi di portare alcuni di questi cani in sala chirurgica e vedere che cosa c'è sotto questi tagli." Messo in anestesia il cane che aveva sotto mano, preparò chirurgicamente la parte e tagliò esattamente sopra la cicatrice: sporco di sangue, estrasse un involucro ben sigillato che in trasparenza mostrava una polvere bianca, che sicuramente non era né farina, né zucchero: "Droga, evidentemente." osservai "Con tutta probabilità cocaina o eroina, proveniente dall'Afghanistan e destinata in Germania attraverso la Turchia: hanno inventato un bel trucco, ma secondo me qualcuno di mia conoscenza glielo ha suggerito. I cani antidroga sentono solo l'odore di altri loro simili e la droga in dogana non viene certo scoperta. L'intervento chirurgico viene effettuato ad opera d'arte alla partenza, aspettano che le ferite cicatrizzino e il pelo degli animali ricresca: ma poi probabilmente all'arrivo questi animali vengono massacrati, probabilmente uccisi, per tirarne fuori il prezioso contenuto. Un vero schifo!"

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